Il tasso di cambio EUR/USD ha superato quota 1,0950 e ha annullato le perdite giornaliere nelle prime ore della sessione americana di venerdì. I dati provenienti dagli Stati Uniti hanno indicato che l'indice mensile Core PPI è rimasto invariato a dicembre per il terzo mese consecutivo, esercitando pressione sul dollaro statunitense (USD) e contribuendo all'incremento della coppia. La coppia ha mantenuto la sua stabilità sopra 1,0950 venerdì mattina, mentre i mercati attendono i dati sull'inflazione produttori dagli Stati Uniti. Le cifre contrastanti sull'inflazione negli Stati Uniti hanno aumentato la volatilità del mercato giovedì. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito del 3,4% su base annua a dicembre, secondo quanto riportato dal Bureau of Labor Statistics (BLS) degli Stati Uniti. Tale dato ha seguito l'incremento del 3,1% registrato a novembre ed è risultato superiore alle aspettative di mercato del 3,2%. Il Core CPI, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,3% su base mensile, in linea con le stime degli analisti. Questi dati non hanno influenzato in modo significativo la posizione di mercato riguardo alle prospettive della politica della Federal Reserve (Fed). Lo strumento CME FedWatch mostra che la probabilità di una riduzione dei tassi di 25 punti base a marzo si attesta intorno al 70%. La mia analisi prevede un inizio di settimana con una tendenza ribassista verso quota 1,085, raggiungendo un minimo significativo, e successivamente una ripresa verso martedì/mercoledì, con giovedì che potrebbe portare nuovamente il prezzo verso 1,11, seguito da un leggero ritracciamento venerdì. Auguro a tutti una buona domenica. Un saluto da Nicola.