L'indice S&P500 continua ad essere messo sotto pressione dai venditori che, intercettando alti livelli di rischio sistemico, continuano a ridurre l'esposizione sull'equitu americano. I minimi a 3.575 sono già stati validato con assenza di una adeguata risposta, visti gli eccessi sul bid che faticano ad essere riassorbiti. L'impressione che si ricava è che gli algoritmi stiano leggendo i livelli inferiori e sono pronti ad una prova d'urto. Da capire l'esito di una eventuale rottura ribassista, poiché volumetricamente il mercato è poco ricettivo, per cui la struttura potrebbe cedere senza un grosso impegno in termini flussometrici. Supporti visti al momento tra 3.550 e 3.585. Una rottura di questi livelli produrrebbe drop verso quota 3.500 e poi verso 3.380.