In questa breve analisi vorrei mostrarvi la situazione del settore tecnologico americano e la sua attuale forza/debolezza rispetto all'indice per eccellenza: l'SP500.
I grafici mostrano, a sinistra, l'ETF più capitalizzato e scambiato rappresentativo del settore tecnologico statunitense osservato a timeframe settimanale, con due medie mobili esponenziali a 20 e 50 settimane e sopra, l'oscillatore MACD che consente di cogliere i cambiamenti di momentum e di seguire la direzionalità del trend. A destra, invece, è presente la forza relativa fra ETF settoriale ed ETF che replica l'andamento dell'SP500, anche qui con le due medie mobili esponenziali aa 20 e 50 periodi.
Possiamo notare come recentemente ci sia stato l'attacco ai massimi storici da parte del settore tech, avanzato fino ad area 177 dollari (fatti registrare precedentemente a Dicembre 2021). Non è nuova la forza dirampante del settore tecnologico che con le sue punte di diamante contribuisce alla crescita e all'innovazione.
Per tutta la durata del 2022 abbiamo osservato un settore tech indebolito ma con una forza relativa minore dell'indice sp500, seguendo l'andamento generale dell'azionario in quell'anno dominato dagli aumenti dei tassi di interesse.
Un primo segno di inversione del momentum ce lo mostra il MACD che forma una perfetta divergenza rialzista con i prezzi dello strumento in questione formata negli ultimi 6 mesi del 2022; dopo questo segnale, infatti, il settore riprende la sua crescita, rompento a rialzo le medie esponenziali e con una forza che si rivela maggiore rispetto all'indice SP (come osservabile a destra l'andamento crescente della forza relativa).
Attualmente, considerate queste settimane di tubolenza dovute ai numerosi dati economici di fine stagione rilasciati (e da rilasciare), i numerosi risultati trimestrali anche di molte aziende tech, il declassamento del rating creditizio americano, ci troviamo in una fase di stallo del settore tecnologico il quale si è portato brevemente al di sopra dei massimi storici, prendendo liquidità in una zona a concentrazione di offerta, e riportandosi sotto di essi nuovamente, con una forza relativa quasi piatta.
Vorrei raccomandare cautela con i titoli tech in questo mese perchè potrebbero mostrare andamenti abbastanza volatili, figli anche del quadro macroeconomico.