Verso una chiusura d’anno sui massimi storici per molte Borse.
Pil del 3’ trimestre da record negli Usa, ma dubbi sul 4’ per lo shut-down.
Metalli «on fire»: boom per oro argento, altri preziosi e industriali .
Per Dollaro Usa, petrolio e gas, cryptos un anno molto negativo.
Le Borse europee hanno chiuso in ordine sparso la seduta di lunedì 23 dicembre, ultima giornata prenatalizia a pieno regime. I mercati del Vecchio Continente hanno guardato soprattutto oltre Atlantico, dove una nuova tornata di dati macroeconomici statunitensi ha catalizzato l’attenzione degli investitori, a partire da un Pil del terzo trimestre decisamente superiore alle attese.
Il dato ha fornito un segnale di tenuta e vitalità dell’economia americana, ma al tempo stesso ha contribuito ad allontanare le aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, tema che continua a influenzare il sentiment globale. In questo contesto, Piazza Affari è riuscita comunque a difendersi: il FTSE MIB ha strappato una chiusura sopra la parità (+0%), attestandosi a 44.606 punti prima dello stop natalizio. L’indice resta così a ridosso dei massimi dal 2001, toccati a metà novembre.
Più contrastato il quadro sugli altri principali listini europei: DAX 40 +0,23%, CAC 40 +0,13%, IBEX 35 -0,00%, AEX +0,03%. Nel corso della seduta, lo Stoxx 600 è arrivato a toccare anche un nuovo massimo storico, segnale di una forza strutturale che resiste nonostante la riduzione dei volumi tipica di fine anno.
Seduta moderatamente positiva anche a Wall Street, alla vigilia dell’ultima giornata prima della pausa natalizia (di durata ridotta, come in Europa). A fine contrattazioni il Dow Jones ha chiuso a +0,16%, l’S&P 500 a +0,46% e il Nasdaq a +0,57%, con gli investitori che continuano a bilanciare crescita economica e prospettive di politica monetaria meno accomodante.
Sul fronte valutario, il dollaro ha mostrato segnali di debolezza: l’euro/dollaro è salito fino a 1,1789, dopo aver toccato quota 1,18, sui massimi dallo scorso settembre. Un movimento coerente con l’idea di un’economia americana solida ma non tale da giustificare un ulteriore irrigidimento delle condizioni finanziarie nel breve termine.
Il dato macro clou arriva dal Pil statunitense del terzo trimestre 2025. Secondo la lettura preliminare del Dipartimento del Commercio, l’economia USA è cresciuta del 4,3%, ben oltre il +3,2% atteso dal consenso Dow Jones. Confermato invece il dato del secondo trimestre a +3,8%. Si tratta della migliore performance dal terzo trimestre del 2023, un risultato che rafforza l’idea di un ciclo economico ancora robusto.
Ulteriori indicazioni arrivano dal mercato del lavoro e dall’industria. Secondo ADP, nelle ultime quattro settimane le aziende private hanno creato in media 11.500 posti di lavoro. Più debole del previsto, invece, il dato sugli ordini di beni durevoli di ottobre, scesi del 2,2% contro una stima di -1,1%. Segnali positivi giungono dalla produzione industriale, che a novembre è aumentata dello 0,2% a 101,8 punti secondo l’indice della Federal Reserve, sopra le attese di +0,1%. Il dato di ottobre, pubblicato insieme a quello di novembre a causa dello shutdown, si era attestato a 101,6, in calo dello 0,1%.
Sul mercato obbligazionario europeo, il focus resta sull’Italia. Lo spread BTp-Bund è tornato sotto i 70 punti base, chiudendo a 68 punti. Ancora più marcato il calo dei rendimenti dei BTp decennali, scesi al 3,54% dal 3,60% del precedente closing sulla piattaforma Mts, confermando un clima costruttivo sul debito periferico.
Nella seduta di oggi, 24 dicembre, poche variazioni sulle Borse europee aperte durante la Vigilia di Natale, all’indomani del nuovo record dell’S&P 500. A livello globale, l’indice MSCI All Country World avanza dello 0,4%, quinto rialzo consecutivo, portando la performance da inizio anno a +21%. Con Milano e Francoforte chiuse, Parigi segna +0,16%, Londra +0,02%, Amsterdam +0,08%, con scambi limitati alla mezza giornata, come a Wall Street, che chiuderà alle 19.00 CET.
Tra le materie prime, i metalli preziosi restano protagonisti assoluti. L’oro spot segna +0,05% a 4.486 dollari l’oncia, dopo aver superato per la prima volta i 4.500 dollari, con un massimo a 4.525. L’argento sale dello 0,7% a 71,95 dollari, dopo un picco a 72,70, mentre il platino guadagna il 2,1% a 2.323,95 dollari, con massimi a 2.377,5. In forte rally anche il palladio, +3% a 1.919 dollari.
In rialzo anche l’energia: il Wti febbraio sale dello 0,58% a 58,72 dollari al barile, il Brent dello 0,46% a 62,67 dollari, mentre il gas naturale ad Amsterdam avanza dello 0,6% a 27,9 euro/MWh.
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro resta stabile a 1,1789 (da 1,1774), mentre prosegue il recupero dello yen, a 183,65 per euro e 155,86 per dollaro. In un contesto di fine anno incerto, l’oro continua a fungere da bussola per i mercati, mentre il Pil USA al 4,3% rafforza la crescita ma alimenta cautela sulle prospettive del quarto trimestre, condizionato dallo shutdown.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Pil del 3’ trimestre da record negli Usa, ma dubbi sul 4’ per lo shut-down.
Metalli «on fire»: boom per oro argento, altri preziosi e industriali .
Per Dollaro Usa, petrolio e gas, cryptos un anno molto negativo.
Le Borse europee hanno chiuso in ordine sparso la seduta di lunedì 23 dicembre, ultima giornata prenatalizia a pieno regime. I mercati del Vecchio Continente hanno guardato soprattutto oltre Atlantico, dove una nuova tornata di dati macroeconomici statunitensi ha catalizzato l’attenzione degli investitori, a partire da un Pil del terzo trimestre decisamente superiore alle attese.
Il dato ha fornito un segnale di tenuta e vitalità dell’economia americana, ma al tempo stesso ha contribuito ad allontanare le aspettative di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, tema che continua a influenzare il sentiment globale. In questo contesto, Piazza Affari è riuscita comunque a difendersi: il FTSE MIB ha strappato una chiusura sopra la parità (+0%), attestandosi a 44.606 punti prima dello stop natalizio. L’indice resta così a ridosso dei massimi dal 2001, toccati a metà novembre.
Più contrastato il quadro sugli altri principali listini europei: DAX 40 +0,23%, CAC 40 +0,13%, IBEX 35 -0,00%, AEX +0,03%. Nel corso della seduta, lo Stoxx 600 è arrivato a toccare anche un nuovo massimo storico, segnale di una forza strutturale che resiste nonostante la riduzione dei volumi tipica di fine anno.
Seduta moderatamente positiva anche a Wall Street, alla vigilia dell’ultima giornata prima della pausa natalizia (di durata ridotta, come in Europa). A fine contrattazioni il Dow Jones ha chiuso a +0,16%, l’S&P 500 a +0,46% e il Nasdaq a +0,57%, con gli investitori che continuano a bilanciare crescita economica e prospettive di politica monetaria meno accomodante.
Sul fronte valutario, il dollaro ha mostrato segnali di debolezza: l’euro/dollaro è salito fino a 1,1789, dopo aver toccato quota 1,18, sui massimi dallo scorso settembre. Un movimento coerente con l’idea di un’economia americana solida ma non tale da giustificare un ulteriore irrigidimento delle condizioni finanziarie nel breve termine.
Il dato macro clou arriva dal Pil statunitense del terzo trimestre 2025. Secondo la lettura preliminare del Dipartimento del Commercio, l’economia USA è cresciuta del 4,3%, ben oltre il +3,2% atteso dal consenso Dow Jones. Confermato invece il dato del secondo trimestre a +3,8%. Si tratta della migliore performance dal terzo trimestre del 2023, un risultato che rafforza l’idea di un ciclo economico ancora robusto.
Ulteriori indicazioni arrivano dal mercato del lavoro e dall’industria. Secondo ADP, nelle ultime quattro settimane le aziende private hanno creato in media 11.500 posti di lavoro. Più debole del previsto, invece, il dato sugli ordini di beni durevoli di ottobre, scesi del 2,2% contro una stima di -1,1%. Segnali positivi giungono dalla produzione industriale, che a novembre è aumentata dello 0,2% a 101,8 punti secondo l’indice della Federal Reserve, sopra le attese di +0,1%. Il dato di ottobre, pubblicato insieme a quello di novembre a causa dello shutdown, si era attestato a 101,6, in calo dello 0,1%.
Sul mercato obbligazionario europeo, il focus resta sull’Italia. Lo spread BTp-Bund è tornato sotto i 70 punti base, chiudendo a 68 punti. Ancora più marcato il calo dei rendimenti dei BTp decennali, scesi al 3,54% dal 3,60% del precedente closing sulla piattaforma Mts, confermando un clima costruttivo sul debito periferico.
Nella seduta di oggi, 24 dicembre, poche variazioni sulle Borse europee aperte durante la Vigilia di Natale, all’indomani del nuovo record dell’S&P 500. A livello globale, l’indice MSCI All Country World avanza dello 0,4%, quinto rialzo consecutivo, portando la performance da inizio anno a +21%. Con Milano e Francoforte chiuse, Parigi segna +0,16%, Londra +0,02%, Amsterdam +0,08%, con scambi limitati alla mezza giornata, come a Wall Street, che chiuderà alle 19.00 CET.
Tra le materie prime, i metalli preziosi restano protagonisti assoluti. L’oro spot segna +0,05% a 4.486 dollari l’oncia, dopo aver superato per la prima volta i 4.500 dollari, con un massimo a 4.525. L’argento sale dello 0,7% a 71,95 dollari, dopo un picco a 72,70, mentre il platino guadagna il 2,1% a 2.323,95 dollari, con massimi a 2.377,5. In forte rally anche il palladio, +3% a 1.919 dollari.
In rialzo anche l’energia: il Wti febbraio sale dello 0,58% a 58,72 dollari al barile, il Brent dello 0,46% a 62,67 dollari, mentre il gas naturale ad Amsterdam avanza dello 0,6% a 27,9 euro/MWh.
Sul mercato valutario, l’euro/dollaro resta stabile a 1,1789 (da 1,1774), mentre prosegue il recupero dello yen, a 183,65 per euro e 155,86 per dollaro. In un contesto di fine anno incerto, l’oro continua a fungere da bussola per i mercati, mentre il Pil USA al 4,3% rafforza la crescita ma alimenta cautela sulle prospettive del quarto trimestre, condizionato dallo shutdown.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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