ดัชนี DAX
การศึกษา

SETUP - Indici

Chiamatemi semplicemente Poros.

Questa tecnica viene utilizzata dai veri professionisti, senza fare ricorso agli indicatori, ma basandosi esclusivamente su dati e volumi.

L’attuale fase EXP è stata identificata intorno al 3/4 dicembre e ha portato a un ulteriore movimento rialzista. Successivamente si è sviluppata una fase bridge, caratterizzata da una lateralità rialzista derivante dalla precedente fase EXP. La rottura inferiore della candela EXP da parte della fase COL viene analizzata da tutti i professionisti, i quali entrano sul rimbalzo che non deve mai superare l’estensione del movimento COL.

La fase MAR rappresenta un momento di indecisione, caratterizzato da volumi ridotti e poca forza, il cui scopo principale è comprendere la direzione reale del mercato e consentire la chiusura di contratti a quei gestori rimasti intrappolati nelle precedenti fasi.

La fase SET sfrutta la liquidità generata dalla COL, fornendo un segnale rialzista che può essere seguito solo quando il minimo successivo coincide con il movimento laterale della fase MAR. In questo caso, l’entrata può essere effettuata alla rottura della fase FER e, successivamente, durante la nuova fase EXP.

Questa tecnica trova la sua applicazione principale sugli indici, poiché si sviluppa a favore di un trend rialzista.

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Prima fase completata, molta attenzione ora alla fase BRIDGE. In questa fase ci sono oscillazioni ribassiste con minimi crescenti. Potrebbe tornare in area 20.500 entro i primi di febbraio
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FASE BRIDGE al 90% , potrebbe salire di altri 1-4%e stornare.
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Seconda fase della Bridge, potrebbe andare in laterale per qualche seduta e scendere. Sotto la Neckline si indebolirà il trend e ci si attenderà uno storno fisiologico dei prezzi. Attualmente le resistenze di 21.550 - 21.700 sono molto forti e la rottura in forza potrebbe dare ulteriore slancio in area 22.000-23.000
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Da questo livello, il DAX potrebbe intraprendere un movimento di assestamento compreso tra i 100 e i 250 punti, prima di un lieve ritracciamento dovuto a fisiologiche prese di beneficio. Solo eventi esogeni di rilevante portata potrebbero indebolire l’indice al di sotto dei supporti, eventualità tuttavia remota, considerando l’attuale traiettoria che lo proietta verso l’area compresa tra 22.500 e 23.000. Il 2025 si configura in modo sorprendentemente analogo al 2015, quando l’indice registrò un’escursione complessiva dei prezzi pari al +47% nell’arco di pochi mesi, dinamica che potrebbe agevolmente ripetersi in questa fase conclusiva dell’anno.

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