Nel post Covid, urgono175 miliardi di euro alle piccole imprese.

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Secondo un rapporto pubblicato dall’AFME, l’Associazione per i mercati finanziari in Europa e la PwC, nell’era post Covid, serviranno 175 miliardi di euro alle piccole e medie imprese italiane.

In futuro che si spera sia prossimo e arrivi il più velocemente possibile, le piccole e medie imprese, che rappresentano circa il 98% delle società private presenti sul territorio italiano, dovranno mirare a ricapitalizzarsi e secondo il rapporto pubblicato, la liquidità del 10% delle aziende servirà a garantite solo altri sei mesi di attività.

“Se non si agisce con urgenza un’impennata di insolvenze potrebbe verificarsi già da questo mese e minacciare la ripresa Ue”, dichiara l’AFME.

La situazione italiana sembra essere migliore ma ricordiamo che numerose attività hanno preferito mollare molto prima, data la chiusura improvvisa e i ritardi degli aiuti da parte dello Stato.

Sicuramente la richiesta di prestiti aumenterà ancor di più e risulta già aumentata del 5,5% rispetto allo scorso anno.

Ecco le parole di Adam Farkas, amministratore delegato di AFME:

Se ulteriori debito e sostegno statale hanno garantito alle imprese europee il salvataggio a breve termine, ora dobbiamo andare oltre il bridge finance a breve termine e puntare al rilancio e alla ripresa a lungo termine. Saranno necessari fonti e tipi alternativi di finanziamenti per aiutare a mitigare il fardello di debito crescente, consentendo al contempo di investire nel loro futuro. È qui che i mercati azionari e ibridi possono svolgere un ruolo cruciale nel sostenere la ripresa europea”.

La stessa AFME, vorrebbe introdurre una serie di apporti, in primis uno strumento di ibrido di portata europea, come strumento azionario privilegiato, poi aumentare il Fondo di garanzia europeo EIF, incrementare le azioni di classe doppia…

La legge di bilancio 2021

A inizio mese con la legge di bilancio 2021, n. 178/2020 è stato predisposto lo stanziamento di nuove dotazioni per i fondi di garanzia per le PMI. Ecco nello specifico nell’articolo 1 comma 246 come sono stati elaborati i finanziamenti:

➢ 500 milioni di euro per l'anno 2022;
➢ 1.000 milioni di euro per l'anno 2023;
➢ 1.500 milioni di euro per l'anno 2024;
➢ 1.000 milioni di euro per l'anno 2025;
➢ 500 milioni di euro per l'anno 2026.


Questi fondi di garanzia, servono per tutelare i finanziamenti concessi attraverso una parziale assicurazione stipulata con Mediocredito Centrale in favore di queste imprese che richiederanno i prestiti agli istituti finanziari.

Next Generation UE

Il programma Next Generation UE nasce dalla decisione della Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader, con l’obiettivo di aiutare i paesi europei a ricucire i danni economici e sociali derivanti dalla pandemia, tutto ciò con a disposizione di 750 miliardi di euro di cui 672,5 miliardi fra prestiti e sovvenzioni per sostenere riforme e investimenti dagli Stati membri.

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