EUR/USD: livelli chiave per la settimana

Chiusura di settimana negativa per l'Euro contro Dollaro che torna a testare come prassi consolidata la fascia di supporto compresa tra 1.1190 e 1.1220, perno essenziale della lunghissima quanto remunerativa fase laterale della moneta unica.

Se l'attuale struttura dei tassi tra le aree monetarie Europea e quella Statunitense non verrà modificata in senso di un restringimento del differenziale, sarà difficile aspettarsi sostanziali cambi di tendenza dei prezzi.

La resistenza di medio termine a 1.1570 è troppo distante visti gli attuali livelli di volatilità, con il range medio dell'Euro inchiodato a meno di 120 pips settimanali ed una tendenza discendente mai messa in discussione.

Inoltre continua a consolidarsi la trendline discendente che unisce i massimi relativi lungo 1.1420 e 1.1280, aumentando le prospettive ribassiste anche per questa ottava, con il supporto a 1.1140 che potrebbe tornare ad essere testato.

L'indicatore di trend cci sul grafico giornaliero offre in tal senso una sintesi completa, con i valori stabilmente negativi e una struttura orizzontale della linea che non lascia dubbi sull'operatività da organizzare lungo eventuali sussulti oltre le resistenze, di 1.1280, 1.1330 e 1.1410 dollari.

Troppo fragili sono le prerogative rialziste mostrate per cambiare l'ottima strategia di vendere lungo i livelli citati, tra l'altro beneficiando ancora di un sostanzioso swap sulle posizioni contro Euro.

La prospettiva rialzista più concreta per la settimana è legata a nuovi tentativi di superare quanto meno quota 1.1380, da cui sarà interessante verificare per l'ennesima volta il probabile fallimento del break out di 1.1430 usd.

Strategie operative su EUR/USD

Per le posizioni long: collocare lungo il supporto consolidato a 1.1140 dollari un ordine, con stop di massimo 60 pips ed un target oltre 1.1240 usd.

Con un profilo di rischio maggiore sfruttare la fascia di supporto "pluri testata" lungo 1.1210, da cui potrebbero partire ciclicamente rimbalzi di breve intensità non oltre 1.1270 dollari, rischiando al massimo 40 pips di stop loss.

Per le posizioni short: come anticipato sfruttare possibili rimbalzi lungo le resistenze di 1.1260, 1.1330 e 1.1410 dollari, con uno stop loss poco oltre 1.14 e target sotto 1.1210 usd.

Con un profilo di rischio maggiore collocare, sfruttando il grafici orario, il tentativo di oltrepassare quota 1.1240 da cui potrebbe partire un remunerativo aggiornamento dei minimi sotto 1.1140, rischiando al massimo 40 pips.
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