Nel mese di agosto le quotazioni del cambio EUR/USD sono riuscite a mettere a segno una performance dell’1,36%. Settembre è iniziato all’insegna della positività, con i prezzi che sono ormai ad un passo da toccare la soglia psicologica a 1,20, livello che non si vedeva da inizio maggio 2018.
A spingere al rialzo il cambio EUR/USD è principalmente la debolezza del dollaro USA, penalizzato dalle politiche ultra espansive della Federal Reserve. Inoltre ricordiamo lo scorso simposio di Jackson Hole dove è stato annunciato un target medio del 2% per l’inflazione, il che significa che l’istituto è disposto a tollerare periodi in cui tale aggregato passi al di sopra del target.
Oltre a questo è stato modificato l’obiettivo di occupazione.
Tutte queste mosse hanno preparato il terreno per un periodo particolarmente lungo di tassi a zero, indebolendo ulteriormente il biglietto verde.
Si attende ora un cambio di strategia anche da parte della BCE, che se restasse a guardare potrebbe ritrovarsi con un euro troppo forte rispetto al dollaro, fatto che penalizzerebbe ulteriormente l’economia del Vecchio Continente.