Focus sui dati del mercato del lavoro degli Stati Uniti

Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Oggi l’attenzione degli operatori sarà rivolta agli Stati Uniti, per i dati del mercato del lavoro. Trader e investitori si aspettano un rallentamento dopo che il report ADP ha evidenziato 177.000 nuovi impieghi, meno dei 195.000 previsti. Ai dati di ADP si aggiunge inoltre il calo delle offerte di lavoro emerso dal rapporto JOLTS, che hanno mancato le attese attestandosi a 8,82 milioni rispetto alle stime a 9,46 milioni e al dato precedente rivisto a 9,16 da 9,58 milioni. I recenti dati macro hanno alimentato le speranze di una Fed meno aggressiva sui tassi nella prossima riunione del 19-20 settembre. Tuttavia, l’inflazione rimane resistente: il PCE core, il dato preferito dalla Fed, si è attestato al 4,2% a/a, in linea con le attese, rispetto al dato precedente al 4,1%. Guardando all’Eurozona, l’inflazione è rimasta stabile al 5,3% ad agosto, mentre il dato core è sceso al 5,3% dal 5,5% di luglio. Per Lagarde è una buona notizia la flessione della lettura core. Intanto, il componente del Comitato esecutivo della BCE Isabel Schnabel ha ribadito l’importanza di mantenere una politica monetaria dipendente dai dati e non ha escluso una pausa nel rialzo dei tassi. Più falco Robert Holzmann, membro del Consiglio Direttivo, che ha affermato che l’istituto potrebbe estendere il suo ciclo di inasprimento monetario con “uno o due rialzi dei tassi di interesse”. “Il livello più alto dei tassi non è ancora stato raggiunto”, ha detto Holzmann, alla luce dei dati pubblicati ieri.
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