il titolo, dopo i massimi assoluti raggiunti nel pieno della frenesia da COVID 19, non è mai riuscito a concretizzare una correzione apprezzabile.
È interessante osservare il fenomeno emotivo associato al semplicistico ragionamento vaccino=soldi facili per lungo tempo.
Nel mio lavoro di consulente finanziario, ricordo bene le molte richieste di pareri che a suo tempo mi arrivavano sull'opportunità di investire nel titolo.
Lo studio dei volumi dice che pochi hanno guadagnato tanto ma molti sono in perdita.
Ci sono stati acquisti importanti all'esordio del COVID che hanno spinto il titolo su livelli di p/e insostenibili.
Dai massimi assoluti, suggellati da un triplo massimo il cui target canonico in area 55 è ancora da raggiungere, si è sviluppato un severo movimento ribassista che è proseguito con volumi relativamente scarsi.
Questo è segno che, come sovente avviene, l'investitore non sopporta vedere le perdite trasformarsi da soltanto teoriche a reali con il risultato che conserva nel proprio deposito titoli cadaveri in avanzato stato di decomposizione.
La sostanza, nell'uno e nell'altro caso, è uguale: la differenza è solo terminologica: ci saranno coloro che parlano di "riduzione transitorio di valore" (chi si ostina a non vendere) e quelli (pochi) che avranno minusvalenze nel proprio zainetto fiscale da gestire per i prossimi anni.
Un primo tentativo di correzione dei prezzi è avvenuto intorno al livello di ritracciamento Fibo 50% dell'intero movimento rialzista partito dall'esordio del titolo.
I prezzi hanno abbozzato un chiaro testa e spalle ma, come si vede dal grafico, con volumi non convincenti.
I volumi in costante calo, anche durante la formazione della spalla destra dove tipicamente si osserva un aumento.
Il risultato è stato un falso breakout della neck line sebbene con i tipici volumi in aumento associati alla singola candela responsabile della violazione.
Ora siamo ad un nuovo tentativo di inversione, con un nuovo testa e spalle in corrispondenza del livello Fibo 61,8%.
I livelli di Fibonacci sono le linee tratteggiate blu.
Questo sembra, quantomeno, un tentativo più convincente visto che dal minimo della spalla destra i volumi questa volta sono in ascesa.
In verità i prezzi hanno già violato la neck line con la candela del 26 febbraio. Aumento dei volumi ma prezzi che arretrano formando una doji/shooting star sotto la resistenza statica di breve periodo evidenziata in rosso.
Male la prima
Nell'ultima settimana invece, con volumi altrettanto sostenuti, abbiamo visto invalidare il segnale ribassista della candela precedente visto che è stato superato il suo massimo.
Tuttavia, ora abbiamo la minaccia di un hanging man che ci sovrasta come una spada di Damocle.
Bisogna però osservare che, in questi casi il pattern si presta anche ad una lettura addirittura opposta.
Viene cioè visto come un rifiuto della shooting star con i prezzi che si sono velocemente allontanati dai minimi della stessa e ponendosi come in pole position per brekkare la neck line del TeS.
L'ipotesi di long proposto, presenta un primo target in corrispondenza del primo ostacolo che l'atteso movimento impulsivo potrebbe incontrare. Ad esso è associato un orrendo risk/reward che farà storcere il naso a molti e tuttavia sarà il mio target.
Il motivo è che, contando sull'auspicato aumento della volatilità tipica di un break out, la probabilità associata al suo raggiungimento è notevolmente maggiore a quella che associo alla possibilità che i prezzi invertano e vadano a colpire lo stop
Ma anche nel caso succedesse andrebbe semplicemente ad erodere il cuscinetto di gain accumulato dalle precedenti operazioni chiuse a target con la stessa logica.
Il secondo target proposto è in corrispondenza di un precedente importante minimo relativo, dove tra l'altro mi aspetto che arrivi anche la sma100 a fare da argine.
Il target canonico che pretende invece l'ortodossia del pattern di TeS è l'ultimo indicato nel grafico.