DAILY OUTLOOK del 08.11.2023 – 🔴 CEDE IL WTI CON IL CALO DELLA DOMANDA DI BENZINA MARKET BACKGROUND
Ancora un tema aperto quello sulla possibilità di una fase di recessione più o meno profonda per l’economia USA e più in generale quella mondiale, ma a rendere più complessa la lettura di questa possibilità sono le divergenze che si stanno creando nei vari comparti finanziari. Da un lato il settore azionario continua a mostrare estrema forza, special modo in America grazie ancora una volta al comparto Tecnologico che vive una fase rialzista impostante mettendo in luce come il ratio tra tecnologici ed industriali sia ancora fortemente sbilanciato a favore dei primi, il che dovrebbe essere una caratteristica tipica delle fasi di risk on e della possibilità di credere nel prossimo tasglio tassi da aprte della FED e premiare quindi i settori ciclici. Se si segue questo principio, allora suona anomala la caduta del WTI che cede oltre il 5% da inizio novembre andando sotto gli 80% a causa delle ultime stime sulla domanda di benzina, che negli USA è stata rivista a ribasso in linea con un’idea di rallentamento economico, un drastico calo negli spostamenti , nei viaggi , dati tipici delle fasi di recessione. Qualcuno mente! Il settore valutario sembra anche lui in preda alla poca chiarezza, con il dollaro USA che recupera terreno dopo le forti perdite di venerdi scorso, ma questa volta la risalita è accompagnata dal recupero delle oceniche valute che dovrebbero beneficiare di una ripartenza dell’economia globale. Il market mover che potrebbe sciogliere questi dubbi sarà probabilmente lo speech di Powell di oggi e domani intervallato dai dati sull’inflazione cinese, che potrebbero evidenziare la possibilità di una ripartenza o meno dell’economia del dragone.
-FX Il comaprto valutario denota un ritorno del dollaro USA dopo le forti perdite di venerdi , causate dai pessimi dati sull’ìoccuapzione, i timori di una fase di profonda recessione nell’economia a stelle strisce potrebbe portare al maggiori perdite per il dollaro americano che vedrebbe all’orizzonte potenziali tagli tassi rendendo il biglietto verde meno appetibile nel tempo. Il dollaro usa che si porta nuovamente alle porte di 106.00 figura semra tuttavia voler rimanere ancora inside nelle quotazioni di venerdi scorso che trovano i loro massimi a 106 e ¼ livello chiave per determinare una vera ripartenza strutturale del dolalro, in caso contrario ovviamente lo scenario ribassista tornarebbe ad essere quello prediletto. Respirano ora le oceaniche , che pur rimanendo ancora sotto pressione per la difficile congiuntura economica asiatica, trovano interessanti supporti tecnici. AUDUSD dopo aver creato un buon floor a 0.63 figura riparte all’attacco delle resistenze a 0.6530-40 , ultimo massimo di periodo, per testare nuovamente ora i punti di confluenza statico dinamica a 0.6410-0.64 figura, livello chiave per determinare ripartenze rialziste. Ancora debolezza per lo yen giapponese che in mancanza di azioni concrete da parte della BOJ torna nel suo mood discendente , prendendo di mira i minimi storici per mettere nuovamente pressione alla BOJ. In attesa di interventi concreti la strada ribassista sembra segnata per lo yen giapponese. La moneta unica resta compresa nel fascio di medie 200-100-21 periodi su base daily , cn le quotazioni specualri adl dollaro index e quindi inside nei prezzi di venerdi, aspettiamorotture dei supporti a 0.0660 e delle resistenze a 1.0775 per determinare vere nuove tendenze.
EQUITY
Non perdono tonicità i settori azionari, con il nasdaq ora al test delle resistenze poste a 15400 pnt prima e 15470 poi., la struttura tecnica lateral ribassista sembra essere ancora confermata, ma la possibilità che quest’ultima sfoci in una vera e propria flag, e dia vita ad un nuovo impulso rialzista sembra non essere ipotesi da escludere. Si attendono le parole di Powell di oggi pomeriggio pee determinare la tenuta o meno delle aree di resistenz già battute nella prima settimana di ottobre 2023. Meno brillante il DAX che continua a vivere una costruzxione di massimi e mini decrescenti su base daily con un fascio di medie rivolto verso il basso che potrebbe generare nuovi approdi ai minimi di 14700-14600 punti, lasciando inviolate le resistenze a 15400 pnt.
- COMMODITIES La caduta del comparto energy guidata dal wti, sembra per ora trovare timidi supporti a 76.50$ al barile per l’oro nero che perde da inizio mese oltre il 5% e si porta ad estenzioni di volatilità settimanale ben oltre la sua media a 5 settimane, dimostrando una estrema foza nelle vendite. Ritorni verso valori medi non sono da escludersi, con ritest delle aree ora di resistenza poste a 80$ . Il gold lascia ora spazio alle prese di profitto e un dollaro in leggero spolvero facilita i movimenti ribassisti del gold, che in una struttura a massimi e mnimi decrescenti continua a tentare allunghi ribassiti, ora al test di 19644 livello oltre il quale si potrebbero aprire scenari short fino ai 1950$