Il quadro dell' S&P 500 dopo le decisioni sul tasso d'interesse di FED e BCE resta sostanzialmente invariato con le quotazioni bloccate tra i 4000 ed i 4200. Nella scorsa settimana abbiamo assistito a dei movimenti ribassisti che tuttavia sono stati recuperati da una chiusura molto forte.
Continua ad essere interessante cercare di capire se nella settimana avremo l'ennesimo tentativo di attacco all'area 4200 e se in quella zona l'eccesso di offerta continuerà ad essere così forte da respingere i prezzi per l'ennesima volta o se i ripetuti attacchi da parte dei compratori, in qualche maniera abbiano assorbito la forza dei venditori e gli ordini pendenti in area 4200. Ci troviamo dinanzi ad una situazione di equilibrio che per noi trader è fondamentale: la ricerca di compressione e lateralità, prima o poi dovrà andare a sfociare, a causa della psicologia degli operatori, in una situazione di "disequilibrio" che porterà ad un movimento direzionale. Nessuno sa se si realizzerà in favore degli orsi o dei tori, tuttavia abbiamo gli strumenti per misurare i movimenti e per cercare di "cavalcare" parte di essi.
Dopo un periodo di debolezza così lungo, è la stessa mente degli operatori a voler ricercare in maniera quasi automatica ingressi long per un meccanismo di auto compensazione, ne uscirà vincitore chi riuscirà a mettere in dubbio le proprie convinzioni, accettando anche in determinate situazioni l'uscita in perdita per prendere posizione in direzione opposta.