WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.06.2024

Domani i dati sull’inflazione di giugno in EU saranno utili per le decisioni BCE.
Sempre domani, negli Usa il PCE di Maggio ispirerà le mosse FED sui tassi.
Ancora rialzi dei rendimenti dei Govies EU: focus su Italia, Francia e Spagna.
Fenomeno AI: ieri sera Micron (chips) ha deluso attese, azione a -8%. Watch-out!


Ieri le Borse Europee hanno chiuso in negativo, certamente non grave, ma sintomatico di un minor livello di “compiacenza” agli annunci negativi: gli investori continuano a patire l’incertezza politica in Francia ed in Europa, dove si faticherà a trovare equilibrio e forza di una coalizione che supporti il 2’ mandato Von Der Leyen.

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Visto i progressi maturati da inizio anno, potremmo spiegare il calo di ieri anche come una “fisiologica” presa di beneficio, in attesa che si chiarisca la prospettiva politica Francese, col primo turno delle elezioni previsto per Domenica 30.

Intanto ieri, 26 giugno, in un clima inevitabilmente teso, c’è stato il 1’ confronto di persona tra i candidati francesi a Primo Ministro Attal (Partito Presidential), Bardella (RN), e Bompard (NFP), gli ultimi 2 in rappresentanza della Destra uscita vincitrice dalle consultazioni Europee: una discussione animata e animosa, che non sembra comunque in grado di aver spostato l’elettorato.

Bardella è stato bersaglio di accese critiche da parte degli oppositori che gli rimproverano impreparazione e vaghezza di programmi specie su temi economici e sulla odiatissima, ma vitale, riforma delle pensioni. Altre temi sul tavolo, o meglio sul “ring”, sono stati l'inflazione, l’immigrazione e la necessità di correggere i conti pubblici che negli ultimi 2 anni sono andati pericolosamente fuori traiettoria.

Tornando alle Borse, Parigi, -0,58%, ha sofferto dello scivolone dell’azione Merck, -8,4%, dovuto alla notizia dello stop al trial di un farmaco anti-tumorale, e di quello di Airbus, -9,2%, che ha tagliato le attese 2024 e 2025. Male anche Francoforte, -0,89%, Madrid, -0,48%, e Londra, -0,41%.

Wall Street ha chiuso contrastata: Dow Jones +0,04%, S&P500 +0,1%, Nasdaq 0,49%, ma va notato il calo vicino a -8,0% dell’azione Micron, uno dei principali produttori al mondo di chip, molto legato al filone dell'intelligenza artificiale.

I suoi utili trimestrali hanno battuto le aspettative, ma la “guidance” del management su ricavi e margini per il trimestre in corso è sembrata cauta e sotto le attese di consenso.

Ieri è tornato a salire, oltre i 150 punti base, lo spread tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi: al closing ha toccato quota 152, mentre il rendimento del 10 anni Banchmark italiano è salito di 1 bps a 3,94%: non si può gridare all’allarme, ma da qualche settimana aleggia qualche paura in più per i Govies di Italia e Francia.

Sul fronte Banche Centrali registriamo la dichiarazione del membro finlandese dell’ECB (BCE-Banca centrale Europea) Olli Rehn, che considera “ragionevole” l’aspettativa dei mercati per 2 ulteriori tagli da -0,25% nel corso dell’anno, affermando che perseguire il target d'inflazione al 2,0% non deve frenare troppo l'attività economica.

Rischi e frizioni diplomatiche e commerciali, specie tra Cina e Usa, più la guerra in Ucraina ed in Medio Oriente, tornano a fasi alterne ad incidere sul prezzo del petrolio ma eri, dopo aver toccato il livello più alto da 2 mesi, quello del greggio WTI (Riferimento Usa) è sceso -0,8% a 81,9 Dollari/barile.

Stamattina, 27 giugno, le Borse Europee si muovono poco e prevalgono frazionali segni negativi, in media -0,2% alle 13.30 CET: c’è molta attesa per i dati macro più importanti della settimana, concentrati nella giornta di domani, cioè quelli sull’inflazione PCE (deflatore del GDP) di maggio, e la 1’ stima di giugno per Italia, Francia e Spagna.

Nella giornata odierna, 27 giugno, negli Stati Uniti avremo la 3’ lettura del GDP (PIL-Prodotto interno lordo) del 1’ trimestre oltre ai consueti dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e agli ordinai di beni durevoli, tutti misuratori attentamente considerati dalla FED per misurare la salute dell’economia Usa.

Oggi si terranno anche le riunioni delle Banche centrali di Svezia, Turchia e Messico, Paesi dal quadro macroeconomico e politica monetaria molto eterogenei, ma che dovrebbero lasciare invariati i tassi di riferimento.

Le Borse asiatiche hanno chiuso male: Tokio ha perso -0,8%, osservando con stupore il nuovo calo di valore dello Yen, ora al minimo dal 1986: il cross Eur/Yen è pari a 171,4, quello US/Yen oltre 161,0: il crollo della valuta nipponica ridà voce a coloro chi invoca un intervento da parte del Governo e della Banca centrale.

L’indice Hang Seng di Hong Kong, ricco di azioni della “tecnologia”, è sceso quasi -2,0%, mentre i listini continentali Cinesi hanno perso tra -0,5% a -1,0%.

Prosegue l’allargamento degli spread di rendimento tra Governativi europei: il famoso “BTP/BUND” raggiunge 154 bps, +2, col rendimento del BTP benchmark che “gioca” attorno al 4,00%: frazionali allargamenti si registrano anche per i Governativi di Francia e Spagna.

I future su Wall Street sono leggermente negativi, in media -0,2%, testimoniando l’incertezza dei mercati azionari Usa che, vale la pena ricordarlo, si apprestano a chiudere il 1’ semestre con performance largamente positive e nuovi massimi assoluti. (ore 13.30 CET).
Fundamental Analysis

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