Micro E-mini Nasdaq-100 Index Futures
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Nasdaq: Rialzo previsto, e adesso ?

Future Ue e Usa solidi dopo i rialzi record della scorsa settimana.

Future Nasdaq 100 + 0.50 %, Future S&P 500 + 0.30%, DAX - 0,00 %, FTSE MIB + 0,30%, Ibex 35 + 0,30%.

Stanotte un quotidiano di Hong Kong ha scritto che le autorità di Pechino stanno lavorando ad un piano di salvataggio del settore immobiliare.

L’intervento dovrebbe permettere alle società di risolvere i problemi di carenza di liquidità che rischiano di portarle alla bancarotta: il programma in sedici punti comprende allungamenti delle linee di finanziamento e possibilità di emettere nuovo debito. Nel listino di Hong Kong salgono di oltre il 20%, Logan Group, Longfor Group.

Ieri si sono incontrati i presidenti di USA e Cina, Joe Biden e Xi Jinping, i due leader si sono salutati con una calorosa stretta di mano. "Come leader delle principali economie del mondo, dobbiamo gestire la competizione dei due nostri Paesi" ha detto Biden.

"E' un piacere rivederti dall'ultima volta avvenuta nel 2017" ha detto il presidente Xi Jinping.

I due leader si presentano all'appuntamento di Bali rafforzati sul fronte interno. Il XX Congresso del Partito comunista ha incoronato Xi ad ottobre con l'inedito terzo mandato alla segreteria generale.

Il voto delle elezioni di mid-term è andato oltre le più rosee aspettative per i democratici e Biden, pur alle prese con un'inflazione stellare, proprio ieri ha potuto festeggiare la conferma del controllo democratico del Senato

Il commento di Antonio Ferlito sui titoli e strumenti caldi:

Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35:

Come previsto nei precedenti articoli è arrivato il rimbalzo degli indici.

Sono tante le notizie positive che stiamo vedendo, la Cina da segnali di sostegno alla sua economia e sta aprendo a politiche più tolleranti di restrizione per il COVID.

Negli Stati Uniti, il governo è solido grazie alle elezioni vinte dai democratici e il calo netto della inflazione da speranze a una politica meno restrittiva del previsto della FED.

In Ucraina la guerra non è mai stata cosi vicina alla fine.

Come detto nei precedenti articoli, mi aspetto una Europa molte più forte degli Stati Uniti, semplicemente perché la crisi energetica è ormai gestita, con il prezzo del TTF Gas in caduta libera, e con la possibile fine del conflitto che sarà ossigeno puro per le economie maggiormente colpite, come Italia e Germania.

Il rimbalzo degli indici è destinato a continuare fino a fine anno.

Ho già degli ottimi titoli europei in portafoglio, e anche un titolo Cinese in profitto di oltre il 25 %.

Il mercato Cinese, a questi prezzi offre incredibili opportunità.

Gas naturale:

Il Gas naturale riconquista quota 6.

Notizie contrastanti arrivando in merito alla riapertura del 2 impianto di esportazione come volumi negli Stati Uniti.

Si diceva che Freeport LNG l'impianto da 2,1 miliardi di metri cubi/giorno doveva tornare in servizio almeno parziale a novembre, ma al momento è tutto fermo.

Questo è negativo per i prezzi perché crea un eccesso di offerta interno.

Nel breve periodo mi aspetto nuovi minimi in area 4.50, a causa della stagionalità e per via dei problemi agli impianti.

Proprio sul gas ho chiuso un ottima operazione ribassista in profitto.

Intesa (BIT:ISP) San Paolo :

Ottimo momento per il titolo.

Come detto nei precedenti articoli uno dei punti di maggiore qualità è che l'attività della società è altamente redditizia grazie agli elevati margini netti.

Il titolo secondo il mio modello vale adesso 2.50, dei valori che vedremo entro fine anno.

Petrolio:

La Cina, uno dei paesi che contribuisce maggiormente alla domanda di Petrolio sta cambiando in positivo le sue politiche di restrizioni al covid.

Sono ottime notizie, inoltre è sempre più concreta l’ipotesi di un conflitto armato tra L’Arabia Saudita, il 2 produttore al mondo di petrolio, e l’Iran.

Mi aspetto prezzi in area 100 $ entro fine anno, o immediati in caso di scoppio del conflitto.

Tesla (NASDAQ:TSLA):

Oltre alle granee giudiziarie di Elon Musk, con le accuse di Richard Tornetta, che sostiene che Musk avrebbe ricevuto come compenso nel 2018 56 miliardi di $, per aver raggiunto in qualità di Ceo di Tesla, “obiettivi di performance facili”, fissati ad hoc dal consiglio di amministrazione.

Ciò avrebbe portato a un arricchimento indebito, "senza che fosse neanche richiesta la sua presenza a tempo pieno nella casa automobilistica" e sarebbe servito a finanziare “il sogno di colonizzare Marte”.

A questo si uniscono l’abbassamento dei prezzi in Cina, a causa di un indebolimento della domanda, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:STLA) sempre più minacciosa.
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