Benvenuti alla quinta e ultima puntata della nostra serie “Fondamentali Brillanti”. In quest’ultima parte, illustriamo un’efficace checklist pre-operazione che può essere applicata a tutte le strategie di trading e su qualsiasi timeframe.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Checklist pre-operazione: la piattaforma per il successo
La nostra checklist pre-operazione prevede di porsi cinque semplici ma essenziali domande prima di investire nei mercati il denaro guadagnato duramente. Queste domande coprono le nozioni di base del trading ideale, soffermandosi sulla disciplina psicologica, sulla gestione del rischio e su quella delle operazioni.
1. L'operazione asseconda DAVVERO i tuoi parametri di ingresso?
Può sembrare un'ovvietà, ma prima di entrare in un’operazione è essenziale verificare più volte che l'operazione non trasgredisca i parametri di ingresso. Le montagne russe emotive del trading iniziano, il più delle volte, non appena prende forma un'idea di trading. È facile appassionarsi spasmodicamente a un'operazione che in realtà non asseconda il proprio piano di trading.
Esempio: pensiamo a un momentum trader che da settimane attende pazientemente che un titolo fuoriesca da un pattern a cuneo. Il piano di trading indica chiaramente che occorre attendere una chiusura al di sopra della zona di breakout sul grafico giornaliero prima di entrare. Il giorno in cui finalmente si verifica il breakout, si fa trascinare dall’entusiasmo e decide di ignorare i parametri di ingresso, “solo per questa volta”, perché il breakout sta progredendo in maniera spedita. Indipendentemente dall’esito, la mentalità del “solo per questa volta” impedisce di conseguire coerenza quando si fa trading.
Deduzioni chiave: un'attività di trading efficiente dipende dall'applicazione costante delle proprie competenze in merito a un ampio insieme di dati. Pertanto, assicurati di attenerti fedelmente ai parametri di ingresso prefissati quando effettui qualsiasi operazione.
2. Hai consultato il calendario economico?
Consulta sempre il calendario economico prima di entrare in un'operazione. Il calendario degli eventi in programma, quali la pubblicazione di report sugli utili o le dichiarazioni di politica monetaria delle banche centrali, può dar luogo a fasi di volatilità sostenuta. Sebbene alcune strategie possano far leva sulla volatilità, è imprescindibile avere consapevolezza degli eventi che potrebbero agitare i mercati per implementare un’efficace gestione del rischio.
Esempio: ipotizziamo di fare trading su EUR/USD. Senza aver consultato il calendario economico, potremmo essere all’oscuro di un'imminente seduta della BCE che potrebbe influenzare sensibilmente l’andamento della coppia, traducendosi in inattesa volatilità e potenziali perdite.
Deduzioni chiave: i trader navigati danno priorità alla gestione del rischio e non trascurano mai gli eventi economici in programma che potrebbero avere ripercussioni sulle loro operazioni.
3. Dove uscirai se ci hai visto male?
L'entusiasmo pre-operazione spesso ci porta a sottovalutare il fatto che potremmo aver preso un abbaglio. Se sai con esattezza dove uscire dal mercato se l'operazione non va per il verso giusto, sei già diversi passi avanti rispetto alla maggior parte dei trader retail.
Questa domanda si articola in due componenti:
A. Posizionamento dello stop: lo stop rappresenta un’invalicabile linea di demarcazione e andrebbe posizionato in modo tale da non ignorare il frastuono del mercato, così da accertare che la tesi iniziale alla base dell’operazione era errata.
B. Pattern disatteso: la seconda componente, più soggettiva, riguarda il fatto che potrebbe venir meno il pattern, ossia il catalizzatore alla base dell'operazione prima che il mercato raggiunga lo stop.
Esempio: Supponiamo che tu sia uno swing trader che acquista su un breakout da un canale discendente. Posizioni uno stop-loss al di sotto del minimo dello swing più vicino. Il mercato rompe al rialzo ma poi indietreggia al di sotto del canale discendente. Il pattern di breakout, che era il catalizzatore dell'operazione, è evaporato, ma l'operazione è ancora in corso. Attendi e speri che l'operazione inverta la rotta prima che si attivi lo stop impostato, oppure adotti un approccio proattivo e chiudi l'operazione non appena il pattern viene disatteso?
Deduzioni chiave: l'uscita in caso di sgretolamento del pattern prima dell'attivazione dello stop può contribuire a circoscrivere l’entità della perdita media e quindi ad aumentare il margine di trading.
4. Hai modificato la dimensione della tua posizione?
La coerenza nel dimensionamento delle posizioni è fondamentale per avere successo nel trading. Regola la dimensione della posizione in base alla tua strategia di gestione del rischio, sia che si tratti di importi monetari fissi per ciascuna operazione, sia che si tratti di una quota percentuale del saldo totale del tuo account.
Esempio: ipotizziamo che tu sia uno swing trader che impegna 100 Euro per operazione e che decida di piazzare uno stop-loss al di sotto di un rilevante minimo di swing. L'operazione A ha uno stop-loss di 100 punti, mentre l'operazione B ne ha uno di 50 punti. Per far sì che ogni operazione esibisca un uniforme rischio monetario di 100 Euro, si impegna 1 Euro per punto sull’operazione A e 2 Euro per punto sull’operazione B.
Deduzioni chiave: l'equa ponderazione delle operazioni assicura che il vantaggio competitivo sia applicato in modo costante nel tempo, indipendentemente dalle condizioni di mercato o dai risultati operativi.
5. Dove uscirai se ci hai visto bene?
Pianificare una strategia di uscita prima di entrare in un'operazione è fondamentale per ottenere rendimenti costanti dalla propria attività di trading. Evita di prendere decisioni impulsive influenzate dalle scariche di dopamina innescate dai profitti realizzati.
Esempio: apri una posizione short su Tesla (TSLA) dopo aver individuato un pattern ribassista testa e spalle. Prevedi di passare all’incasso non appena viene raggiunto un rilevante livello di supporto. Fissando questo obiettivo preventivamente, si resiste alla tentazione di uscire prematuramente se il titolo iniziasse a calare.
Deduzioni chiave: delinea la tua strategia take-profit, ovvero se uscire a livelli chiave di supporto/resistenza, se accontentarsi di profitti parziali o se ricorrere a trailing stop per garantirsi teoricamente ulteriori guadagni.
Conclusioni:
Prima di entrare in un'operazione, devi porti le seguenti cinque domande:
1. L'operazione asseconda DAVVERO i tuoi parametri di ingresso? 2. Hai consultato il calendario economico? 3. Dove uscirai se ci hai visto male? 4. Hai modificato la dimensione della tua posizione? 5. Dove uscirai se ci hai visto bene?
Queste semplici domande, se risposte in modo onesto e coerente, possono avere ricadute positive sulla tua attività di trading, indipendentemente dal tuo stile o dal livello di esperienza.
Grazie per aver seguito la nostra serie di “Fondamentali Brillanti”. Ci auguriamo che questi approfondimenti ti abbiano fornito gli strumenti e la dimestichezza di cui hai bisogno per ottimizzare le tue strategie di trading. Ricorda che avere disciplina nel trading è la chiave per conseguire successi duraturi. Buon trading!
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.