I timori di escalation della crisi mediorientale hanno pesato sui listini, nella giornata di martedì, così da spingere Wall Street a liquidare posizioni sull’equity, mentre la sessione di ieri, mercoledì, ha visto gli azionari rimbalzare, in attesa che sul fronte geopolitico si chiarissero gli avvenimenti, con il timore di una immediata risposta all’Iran da parte di Israele. Per ora non c’è stata, ma non si può escludere in ogni momento, e il mercato pare accorgersene solo ora.
Nel frattempo, sul fronte dati, l’Adp ha evidenziato assunzioni più forti del previsto nel settore privato, con un +143.000 nuovi posti di lavoro a settembre, in aumento rispetto ai 103.000 di agosto e al di sopra delle 128.000 previste. La paura aumenta, così come i rischi di escalation, e il mercato sembra sottovalutare gli eventi, rimanendo tutto sommato vicino ai massimi.
VALUTE, JPY IN CALO
Sul fronte valutario, la scena se l’è presa lo Jpy, dopo le parole del nuovo primo Ministro Ishiba, il quale ha dichiarato che non è questo il momento di alzare il costo del denaro. Conseguenza, il crollo dello Jpy, tornato contro dollaro a 146.60. Tecnicamente non si deve escludere neppure il ritorno sopra i 150 Jpy per dollaro, considerato che queste parole appaiono come il via libera, nuovamente, all’indebolimento dello Jpy.
Ma nelle ultime ore, assistiamo ad un ritorno generalizzato del dollaro che guadagna terreno contro Euro, sterlina e valute concorrenti. In special modo Bailey ha parlato di taglio dei tassi, dopo che sembrava che la Boe si autoescludesse dal trend in atto, ovvero quello di ridurre i tassi da parte di tutte le banche centrali del primo mondo. EurGbp tornato a 0.8370 con il Cable sceso aggressivamente sotto 1.3200. Il trend ora rimane pro dollaro e assisteremo a ritorni generalizzati del biglietto verde, almeno nel breve periodo.
ADP IN RIPRESA
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 143.000 lavoratori ai loro libri paga a settembre 2024, il numero più alto in tre mesi, dopo una revisione al rialzo di 103.000 ad agosto e ben al di sopra delle previsioni di 120.000. La creazione di posti di lavoro ha mostrato una ripresa diffusa dopo un rallentamento di cinque mesi consecutivi, con il settore manifatturiero che ha aggiunto posti di lavoro per la prima volta da aprile.
Il settore dei servizi ha aggiunto 101.000 posti di lavoro, guidato da tempo libero, ospitalità, istruzione, servizi sanitari, servizi professionali alle imprese oltre a commercio e servizi di pubblica utilità. Nel frattempo, il settore della produzione di beni ha aggiunto 42.000 posti di lavoro, di cui 26.000 nell'edilizia; 14.000 nelle risorse naturali ed estrazione mineraria.
EUROZONA, DISOCCUPAZIONE STABILE
Il tasso di disoccupazione nell'area euro è rimasto invariato rispetto al mese precedente al 6,4% nell'agosto 2024, attestandosi al minimo storico e in linea con le aspettative del mercato. Il risultato ha esteso il periodo di resilienza nel mercato del lavoro del vecchio continente, resistendo alla stretta monetaria storica della BCE. Il numero di disoccupati è diminuito di 94 mila persone rispetto al mese precedente, attestandosi a 10,925 milioni.
AUSTRALIA, BILANCIA COMMERCIALE
Il surplus commerciale australiano sui beni si è attestato a 5,64 miliardi di AUD ad agosto 2024, praticamente invariato rispetto a luglio, ma ha superato leggermente le aspettative di mercato. Si è trattato del maggior surplus commerciale da aprile, nonostante lievi cali sia nelle esportazioni che nelle importazioni. AudUsd sceso, in linea con gli altri dollari, sul supporto chiave di 0.6850, la cui rottura aprirebbe la strada al test di 0.6820, target di breve termine. Successivamente, se la forza di dollaro persistesse, gli obiettivi potrebbero rivelarsi più ambiziosi, anche in area 0.6600.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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